SFIDE DELL’ALTRO MONDO | Governance olistica, competenze e attrattività: l'intervista alla nostra partner Susanna Galesso nello speciale numero "Corriere Imprese" di oggi

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22/10/2025

Rendere la governance “olistica”, valorizzare maggiormente le competenze interne e il capitale umano, creare una cultura organizzativa diffusa e ancora essere capaci di attrarre talenti: sono tra le maggiori leve di competitività per le imprese del Nordest, temi al centro dell’intervista a Susanna Galesso, partner di Cortellazzo&Soatto, realizzata dal giornalista Alessandro Zuin per il numero speciale di “Corriere Imprese” in edicola oggi. Un’edizione straordinaria che celebra i dieci anni di pubblicazione del mensile economico di “Corriere del Veneto” con un focus dedicato all’evento “Sfide dell’altro mondo. Imprese, filiere e geopolitica a Nordest”, in programma oggi, mercoledì 22 ottobre, alle ore 18 presso la Fiera di Padova (Padova Congress, via Carlo Goldoni 8), per celebrare l’anniversario.

L’iniziativa vede nuovamente la partnership di Cortellazzo&Soatto, accanto a Banco Bpm, Camera di commercio di Padova e Assicurazioni Generali, e la collaborazione scientifica di Cuoa Business School.

«La governance è l’architrave del cambiamento. Non più solo un insieme di adempimenti e regole formali, ma una vera e propria infrastruttura culturale che con un approccio olistico tiene insieme visione, persone, processi e valori, connette le decisioni strategiche con i comportamenti quotidiani, è capace di attrarre e trattenere talenti. Per le pmi del Nordest questo modo di intendere la governance pone una grande sfida, poiché chiede di passare da modelli centrati per lo più sul fondatore a sistemi condivisi, che responsabilizzano i team e valorizzano le competenze interne» spiega Susanna Galesso, dall’osservatorio della propria esperienza professionale nell’affiancare le imprese.

E ancora: «Attrattività e competenze sono due facce della medesima medaglia: un’azienda che investe in formazione, sa raccontare una visione chiara e coerente e coinvolge le persone nei processi decisionali, diventa più attrattiva. La sfida è dunque creare un modello organizzativo aperto, dove le persone si sentano parte attiva di un progetto comune».

 

Qui a lato l’intervista integrale di Corriere Imprese