Capitale, contributi e fusioni per sostenere le imprese nella crisi: nel “Corriere del Veneto”, un intervento di Gianfranco Peracin

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07/01/2021

«Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuole approdare» diceva Seneca: è l’immagine con cui apre l’intervento di Gianfranco Peracin, partner dello studio, uscito nelle pagine di economia di Corriere del Veneto di oggi, 7 gennaio, e intitolato “Capitale, contributi e fusioni per sostenere le imprese nel secondo round della crisi”.

Immagine efficace per dire quanto sia ancora più complesso, nell'attuale tempo di pandemia, interpretare il futuro di un mondo economico già prima attraversato da un'evoluzione senza precedenti. E quanto l’incertezza di lettura del domani possa acuirsi conoscendo le fragilità dell’imbarcazione – per continuare la metafora -, e lo stato agitato del mare. «Una crisi che si innesta su un Paese indebitato – continua Peracin –, un tessuto economico di imprese medio-piccole, per il 90 per cento sotto i 5 milioni di fatturato, generalmente malate di nanismo finanziario».

Crescita dimensionale dell'aziende e managerializzazione dovranno essere i capisaldi della politica economica del nostro Paese, anche per favorire digitalizzazione e innovazione, sfide cruciali già prima della pandemia.

Qui a lato l'intervento integrale